Il raid di auto storiche “Dalle Piramidi agli Obelischi” ha raggiunto Addis Abeba, obiettivo finale del viaggio.
Il viaggio aveva preso il via da Il Cairo, da sotto le piramidi di Giza, in piena notte, una ventina di giorni fa e ha visto impegnate 10 persone di equipaggio su tre veicoli. Due di questi mezzi avevano già preso parte “Dalla Piramide alle Piramidi” del 2008, che aveva portato la spedizione dalla Piramide Cestia di Roma alle tre grandi Piramidi di Giza, in Egitto. Le due vetture sono la FIAT Campagnola AR55 e la Fiat 500 D del 1961. Il terzo veicolo impegnato è stato un Iveco Daily 4x4, che trasportava carburante, acqua e viveri di scorta e una officina da campo completa.
Il raid ha attraversato tutto l’Egitto lungo la valle del Nilo, il Sudan ed è arrivato ad Axum, famosa per i suoi obelischi, che risalgono al tempo di Re Ezana (320-350 d.C.). Lì la spedizione ha raggiunto il suo obiettivo storico ed è poi continuata verso Adigrat, dove ha portato a termine lo scopo umanitario del viaggio. Infatti in quella città ha consegnato materiale sanitario e medicinali all’ospedale dove pochi giorni prima era stato inaugurato il reparto pediatrico voluto da un benefattore maremmano: Mario Maiani.
Poi la spedizione ha puntato su Addis Abeba. In totale sono stati coperti 4500 chilometri, di cui oltre 500 di piste davvero impegnative per il fondo sconnesso e per i passaggi su montagne impervie e pericolose. I veicoli si sono comportati davvero bene: solo una foratura per la Fiat 500 D e la rottura della puleggia della dinamo e una foratura per la Campagnola AR55. I dieci componenti hanno avuto modo di vedere siti archeologici di grande interesse: dai siti egiziani di Luxor e Assuan, a quello sudanese di Karima, a quelli etiopi di Axum e delle chiese rupestri. Hanno anche attraversato paesaggi estremamente vari: dalla valle del Nilo, al deserto della Nubia, alle montagne dell’Etiopia fino ad oltre 3000 metri.
Hanno fatto parte della spedizione: David e Giancarlo Acquisti, Sergio Carli, Ferdinando Donatelli, Luca Favaroni, Cesare Franchi, Galeno Neri, Fabrizio Pompily, Roberto Righetti e Callisto Sesto.